La condanna dei tre manager di Google sta facendo il giro del mondo. BigG parla di un serio pericolo per il web in Italia.
Serious threat to the web in Italy. Un serio pericolo per il web in Italia. È il titolo del post pubblicato sul blog ufficiale di Google da Matt Sucherman, VP and Deputy General Counsel per l’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Nessun accenno all’Italia invece nel titolo adottato dal blog ufficiale di Google Italy, che, in ogni caso, riporta l’intervento del manager di BigG. Una presa di posizione che sta facendo il giro del mondo, evidenziando un'anomalia tutta italiana nell'attribuzione di responsabilità ai gestori delle piattaforme di hosting nei confronti dei contenuti pubblicati da utenti terzi.
La decisione di usare toni così forti deriva dalla sentenza emessa dal Tribunale di Milano, che ha condannato tre fra dirigenti ed ex dirigenti di Google a sei mesi di reclusione per violazione delle norme sulla privacy, poiché non hanno impedito la pubblicazione su YouTube del video sul ragazzo affetto da sindrome di Down insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola. Sucherman ricostruisce il comportamento tenuto da Google, che ha rimosso il video a distanza di poche ore dalla notifica ricevuta dalla Polizia e collaborato per l’identificazione della persona che ha caricato il filmato, condannata poi dal Tribunale di Torino a 10 mesi di lavoro al servizio della comunità, insieme agli altri compagni di classe coinvolti.
Una decisione che ha profondamente turbato Google, perché si tratta di un attacco ai principi di libertà sui quali è stata costruita la Rete e che rischia di far scomparire il web per come lo conosciamo ora, insieme ai benefici economici, sociali, politici e tecnologici ad esso connessi.
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giovedì 25 febbraio 2010
lunedì 22 febbraio 2010
PosteMobile, operatore mobile virtuale di Poste Italiane, mette in vendita il PM1001 un telefonino super-economico, con packaging ecologico al prezzo di 22,90 euro. Tante funzioni innovative.
PosteMobile, l'operatore mobile virtuale di Poste Italiane, in occasione del recente Mobile World Congress 2010 che si e' tenuto a Barcellona, ha presentato il modello PM1001, il primo cellulare a marchio PosteMobile, realizzato in collaborazione con il produttore cinese ZTE.
Naturalmente il Mobile World Congress 2010 ha presentato tra l'altro numerose soluzioni di smartphone con dimensioni compatte e caratteristiche hardware e software ben definiti.
PosteMobile ha attualmente ha al suo attivo circa un milione e 450.000 utenti e spera di superare i due milioni di clienti entro la fine del 2010. Per tale motivo sta ampliando la propria offerta di servizi esclusivi che entrando nel mercato dei cellulari con prodotti a marchio PosteMobile.
Il modello PM1001 sara' in vendita a partire dal mese di marzo, con packaging ecologico, al prezzo di 22,90 euro e sara' posibile acquistarlo sul portale di e-commerce PosteShop e sul Catalogo PosteShop degli uffici postali italiani. Si tratta di un cellulare che, sotto il profilo tecnico, è in grado di supportare solo le reti GMS e di offrire uno schermo TFT in bianco e nero di appena 1,5 pollici. Buona, invece, l’autonomia assicurata dalla batteria: 420 minuti di chiamate con una sola ricarica.
Il plus di PM1001 risiede nella sua capacità di fornire servizi esclusivi ai clienti di PosteMobile e di offrire un’estrema semplicità d’uso. All’utente basterà premere un solo tasto per accedere a tutti i Servizi Semplifica di PosteMobile:
Ricarica, Controlla i movimenti, Gestisci il tuo denaro, Acquista e Telegramma.
PM1001 può essere utilizzato anche con SIM card di altri operatori, ma l’uso di una SIM PosteMobile assicurerà all’utente la possibilità di usufruire dell’intero ecosistema PosteMobile.
Naturalmente il Mobile World Congress 2010 ha presentato tra l'altro numerose soluzioni di smartphone con dimensioni compatte e caratteristiche hardware e software ben definiti.
PosteMobile ha attualmente ha al suo attivo circa un milione e 450.000 utenti e spera di superare i due milioni di clienti entro la fine del 2010. Per tale motivo sta ampliando la propria offerta di servizi esclusivi che entrando nel mercato dei cellulari con prodotti a marchio PosteMobile.
Il modello PM1001 sara' in vendita a partire dal mese di marzo, con packaging ecologico, al prezzo di 22,90 euro e sara' posibile acquistarlo sul portale di e-commerce PosteShop e sul Catalogo PosteShop degli uffici postali italiani. Si tratta di un cellulare che, sotto il profilo tecnico, è in grado di supportare solo le reti GMS e di offrire uno schermo TFT in bianco e nero di appena 1,5 pollici. Buona, invece, l’autonomia assicurata dalla batteria: 420 minuti di chiamate con una sola ricarica.
Il plus di PM1001 risiede nella sua capacità di fornire servizi esclusivi ai clienti di PosteMobile e di offrire un’estrema semplicità d’uso. All’utente basterà premere un solo tasto per accedere a tutti i Servizi Semplifica di PosteMobile:
Ricarica, Controlla i movimenti, Gestisci il tuo denaro, Acquista e Telegramma.
PM1001 può essere utilizzato anche con SIM card di altri operatori, ma l’uso di una SIM PosteMobile assicurerà all’utente la possibilità di usufruire dell’intero ecosistema PosteMobile.
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mercoledì 17 febbraio 2010
La rete in fibra ottica per l'Adsl veloce in Italia sara' realizzata dai cinesi? Ma le aziende italiane non ne sono capaci?
Sembra che la rete di telecomunicazione italiana di nuova generazione (Ngn), quando si farà e se si fara' , si baserà su tecnologia straniera.
Attualmente chi sta lavorando sulla banda larga e ultralarga sono un gruppo formato da Alcatel-Lucent (franco-americana), Ericsson (svedese) e Huawei (cinese). E ciò vuol dire che alle imprese italiane come Italtel resterà un ruolo sostanzialmente marginale.
Alcatel-Lucent e l’azienda cinese posseggono il portafoglio-prodotti più completo. Stefano Pileri, il maggior conoscitore della rete Telecom, di cui è stato a lungo responsabile, è convinto del fatto che le reti in rame tra poco non basteranno più a sopportare il peso crescente dei servizi via Internet, per cui sarà necessario il passaggio alla fibra ottica.
"La prima, concreta ragione per realizzare la Ngn è la certezza di un risparmio sui costi di gestione, energia, spazi e personale valutabile nell’ordine del 40-45%. In assenza di un piano di Telecom Italia, che a causa dei debiti ha tagliato gli investimenti tecnologici per il 2010, l’iniziativa al momento più concreta è il piano banda larga della Regione Lombardia, con una spesa prevista di 1,3 miliardi di euro, che di fatto sarà una prova generale di Ngn".
I capitali per sostenere i costi per ammodernare le infrastrutture italiane in vista della Rete di Nuova Generazione dovrebbero arrivare dai cinesi. Si tratta di 100 miliardi di dollari che cinque istituti di credito cinesi hanno stanziato per i clienti esteri di Huawei, il terzo produttore mondiale di infrastrutture di trasmissione, di cui una decina di giorni fa una delegazione ha fatto il giro delle compagnie italiane per illustrare questa opportunità.
Autore: Marianna Quatraro
Fonte: http://www.businessonline.it/news
Attualmente chi sta lavorando sulla banda larga e ultralarga sono un gruppo formato da Alcatel-Lucent (franco-americana), Ericsson (svedese) e Huawei (cinese). E ciò vuol dire che alle imprese italiane come Italtel resterà un ruolo sostanzialmente marginale.
Alcatel-Lucent e l’azienda cinese posseggono il portafoglio-prodotti più completo. Stefano Pileri, il maggior conoscitore della rete Telecom, di cui è stato a lungo responsabile, è convinto del fatto che le reti in rame tra poco non basteranno più a sopportare il peso crescente dei servizi via Internet, per cui sarà necessario il passaggio alla fibra ottica.
"La prima, concreta ragione per realizzare la Ngn è la certezza di un risparmio sui costi di gestione, energia, spazi e personale valutabile nell’ordine del 40-45%. In assenza di un piano di Telecom Italia, che a causa dei debiti ha tagliato gli investimenti tecnologici per il 2010, l’iniziativa al momento più concreta è il piano banda larga della Regione Lombardia, con una spesa prevista di 1,3 miliardi di euro, che di fatto sarà una prova generale di Ngn".
I capitali per sostenere i costi per ammodernare le infrastrutture italiane in vista della Rete di Nuova Generazione dovrebbero arrivare dai cinesi. Si tratta di 100 miliardi di dollari che cinque istituti di credito cinesi hanno stanziato per i clienti esteri di Huawei, il terzo produttore mondiale di infrastrutture di trasmissione, di cui una decina di giorni fa una delegazione ha fatto il giro delle compagnie italiane per illustrare questa opportunità.
Autore: Marianna Quatraro
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martedì 16 febbraio 2010
Telefonini ultra-veloci, dieci volte più veloci di un telefonino di ultima generazione. Il lancio del primo prodotto è atteso entro quest'anno.
Il mondo della telefonia mobile guarda al futuro prossimo. Entro l'anno si raggiungera' la soglia di 5 miliardi di linee attivate.
Aziende e addetti ai lavori, riuniti a Barcellona, per il Mobile World Congress della Gsm Association, scommettono sulla tecnologia di prossima generazione, la Lte: telefonini ultra-veloci, dieci volte di più di un telefonino di ultima generazione in commercio, più veloce anche dei collegamenti oggi via cavo. Telecom Italia la sperimenta con 14 antenne nel centro di Torino, Vodafone Italia in laboratorio a Milano.
Il lancio del primo telefonino è atteso entro quest'anno, la nuova tecnologia si svilupperà velocemente entro 3/5 anni, raggiungendo quota 72 milioni di connessioni già nel 2013.
Velocità vuol dire video ad alta definizione, tivù sul telefonino con qualità sempre maggiore, servizi sempre più innovativi .
Sulla scia delle innovazioni si muovono le principali aziende mondiali. Microsoft, lancia una nuova sfida all'iPhone di Apple e ai BlackBerry di Rim: l'Ad della casa di Redmond, Steve Ballmer, ha infatti svelato Phone 7, la nuova piattaforma che porterà sugli smartphone i giochi di Xbox Live e i contenuti video e musicali di Zune. Mentre il colosso finlandese Nokia e Intel hanno unito le forze nel campo dei sistemi operativi mobili basati su Linux fondendo i rispettivi "Maemo" e "Moblin" per dare vita a "MeeGo":
Fonte: http://www.ansa.it/
lunedì 15 febbraio 2010
Google Labs, quali sono le applicazioni piu' interessanti che si presume usciranno dalla beta.
Chi non conosce Google Labs lo spazio web dove Google presenta alcune delle idee partorite dai dipendenti di BigG al momento, le cinque applicazioni più popolari sono: Image Swirl, Fast Flip, Similar Images, Google Transliteration e City Tours.
Kaila Colbin ha pubblicato su PCWorld quelli che a suo dire rappresentano i 10 esperimenti più cool,
ovvero il meglio di Google Labs.
Si inizia con Sky Map for Android, un’applicazione che trasforma un cellulare Android-powered in una sorta di finestra aperta sul cielo stellato.
Si prosegue con Google Fusion Tables, che rende pià semplice la gestione e la visualizzazione di grandi quantità di dati in the cloud.
Troviamo poi Chrome Experiments, che mostra applicazioni JavaScript realizzate, scrive Colbin, da persone ingegnose in ogni angolo del pianeta.
A seguire Google Audio Indexing, un’applicazione che utilizza la tecnologia di riconoscimento vocale per i video per consentire all’utente di ricercare i video e di saltare al punto preciso desiderato.
Poi c’è Google Code Search, un’applicazione che permette di individuare codici sorgenti pubblici.
E ancora. Google Goggles, che trasforma un’immagine scattata con la fotocamera del cellulare in una query di ricerca.
Android Scripting Environment, che permette di editare ed eseguire script direttamente su un device equipaggiato con Android. Google Moderator, che offre un meccanismo semplice che consente ai netizen di partecipare a conversazioni senza che la community degeneri in un caos totale. Le ultime due migliori applicazioni dei Google Labs sono Browser Size e Google Mars, l’equivalente di Google Earth per il pianeta Marte.
Qui trovi l'articolo completo
Windows 8 alcune anticipazioni sul nuovo sistema operativo. Completamente differente, cambierà il modo di usare i personal computer
Windows 8 sarà qualcosa di completamente differente e cambierà il modo di usare i personal computer. Nuove anticipazioni sul prossimo sistema operativo Microsoft.
È di nuovo Stephen Chapman di Microsoft Kitchen ad alimentare il buzz che negli ultimi mesi sta investendo Windows 8, il sistema operativo candidato a succedere a Windows 7 e già in lavorazione da tempo dalle parti di Redmond.
Dopo il documento sulla roadmap predisposta da Microsoft per il rilascio di una serie di applicazioni, fra le quali figurava anche il nuovo OS Windows 8, Microsoft Kitchen ha intercettato un post pubblicato da un dipendente di BigM nel suo blog, in seguito rimosso, ma visibile su MK. Un post che non rivela alcun tipo di dettaglio tecnico relativo a Windows 8, ma che parla del nuovo sistema operativo in toni entusiastici.
L’autore del post scrive che gli utenti avranno a che fare con qualcosa di completamente differente, con un sistema operativo che risponderà davvero alle esigenze e ai bisogni delle persone. Con Windows 8 cambieranno il modo in cui le persone pensano ai PC e il modo in cui li usano. È il futuro del PC, scrive il dipendente, che si dice impressionato dal processo che Steven Sinofsky, presidente delle divisioni Windows e Windows Live, ha strutturato per ascoltare le necessità e i desideri dei clienti di BigM, mettendo insieme dozzine e dozzine di team per giungere alla visione di Windows 8.
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È di nuovo Stephen Chapman di Microsoft Kitchen ad alimentare il buzz che negli ultimi mesi sta investendo Windows 8, il sistema operativo candidato a succedere a Windows 7 e già in lavorazione da tempo dalle parti di Redmond.
Dopo il documento sulla roadmap predisposta da Microsoft per il rilascio di una serie di applicazioni, fra le quali figurava anche il nuovo OS Windows 8, Microsoft Kitchen ha intercettato un post pubblicato da un dipendente di BigM nel suo blog, in seguito rimosso, ma visibile su MK. Un post che non rivela alcun tipo di dettaglio tecnico relativo a Windows 8, ma che parla del nuovo sistema operativo in toni entusiastici.
L’autore del post scrive che gli utenti avranno a che fare con qualcosa di completamente differente, con un sistema operativo che risponderà davvero alle esigenze e ai bisogni delle persone. Con Windows 8 cambieranno il modo in cui le persone pensano ai PC e il modo in cui li usano. È il futuro del PC, scrive il dipendente, che si dice impressionato dal processo che Steven Sinofsky, presidente delle divisioni Windows e Windows Live, ha strutturato per ascoltare le necessità e i desideri dei clienti di BigM, mettendo insieme dozzine e dozzine di team per giungere alla visione di Windows 8.
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Film, musica e programmi illegali scaricati da Internet. Per la prima volta vengono multati anche gli utilizzatori di materiale coperto da copyright.
Sequestrati 200.000 tra software, CD, DVD e altro materiale protetto da copyright. Per la prima volta multati anche gli acquirenti.
Circa 200.000 tra programmi software, CD, DVD con videogame e file musicali per un valore complessivo di 10 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Desenzano del Garda nell’ambito di un’indagine denominata “Uncino” e durata un paio di anni.
Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno denunciato quattro fornitori e, per la prima volta in Italia, multato anche i loro clienti. Le indagini sono iniziate nel dicembre del 2007, quando la Guardia di Finanza ha agganciato su Internet un intermediario che vendeva materiale tutelato dal diritto d’autore: videogiochi, film, software e musica. I militari sono riusciti a risalire la filiera e a scoprire i grossisti, sequestrando, appunto materiale pirata per un valore di circa 10 milioni di euro.
I quattro fornitori denunciati sono stati multati per oltre 23 milioni di euro, ma le sanzioni hanno colpito anche gli acquirenti. A carico di 38 clienti sono state, infatti, comminate multe complessive per 5.800 euro, con sanzioni da un minimo di 103 euro fino a circa 1.000 euro. Due persone, inoltre, sono state denunciate perché, durante le perquisizioni, sono state trovate in possesso di materiale pedopornografico.
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martedì 9 febbraio 2010
Cambiare operatore telefonico e ADSL adesso e' piu facile, grazie alle nuove norme introdotte questa estate dal garante delle telecomunicazioni
Cambiare offerta Adsl o della telefonia, passando da un operatore all’altro è diventato più semplice grazie alle regole introdotte quest’estate dall’Autorità garante delle telecomunicazioni.
Malgrado le nuove regole, tese a semplificare e velocizzare il passaggio da un’operatore all’altro, si ha il sospetto che alcuni provider mettano in atto pratiche poco corrette per rallentare l’uscita dei propri clienti.
Il sospetto che vengano messi in pratica questi insabbiamenti è venuto sia agli utenti che all’Agcom, che ha spedito a tutti i provider una lettera di diffida, al fine di far rispettare la nuova normativa e non incorrere in sanzioni.
Il punto più critico del passaggio da un operatore all’altro è costituito dal Codice di Migrazione, che il cliente deve richiedere al vecchio provider e comunicarlo al nuovo per riuscire ad attivare in tempi rapidi la nuova offerta adsl sottoscritta.
Una volta comunicato il codice di migrazione al nuovo operatore scelto, quest’ultimo si occupa di concordare, con il provider che si vuole abbandonare, le tempistiche per il passaggio. In questo modo non ci sono disservizi di alcun genere e la linea continua a rimanere attiva (la linea potrebbe mancare solo per alcune ore in fase di staffetta tra i provider)
Il bilancio è positivo, nonstante l’applicazione delle regole non sia per tutti lineare. Infatti problemi di migrazione a parte la nuova normativa introdotta dall’Agcom ha realmente migliorato le procedure di passaggio da un provider all’altro, rendendo la concorrenza più vivace.
Finalmente l’utente non rischia più di rimanere per giorni o settimane senza linea adsl. Questo vantaggio sicuramente aiuta a migliorare la concorrenza, poichè prima costituiva un grande deterrente al cambio operatore, soprattutto perchi utilizza la banda larga per lavoro.
Sono stati introdotti anche vantaggi per quanto riguarda la number portability: infatti è possibile passare direttamente anche tra due operatori in unbundling (come ad esempio Tiscali, Fastweb, Infostrada e Teletu), conservando il proprio numero di telefono. Prima mantenere il proprio numero di telefono era possibile solo passando da Telecom Italia a un altro operatore (in caso di unbundling).
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Malgrado le nuove regole, tese a semplificare e velocizzare il passaggio da un’operatore all’altro, si ha il sospetto che alcuni provider mettano in atto pratiche poco corrette per rallentare l’uscita dei propri clienti.
Il sospetto che vengano messi in pratica questi insabbiamenti è venuto sia agli utenti che all’Agcom, che ha spedito a tutti i provider una lettera di diffida, al fine di far rispettare la nuova normativa e non incorrere in sanzioni.
Il punto più critico del passaggio da un operatore all’altro è costituito dal Codice di Migrazione, che il cliente deve richiedere al vecchio provider e comunicarlo al nuovo per riuscire ad attivare in tempi rapidi la nuova offerta adsl sottoscritta.
Una volta comunicato il codice di migrazione al nuovo operatore scelto, quest’ultimo si occupa di concordare, con il provider che si vuole abbandonare, le tempistiche per il passaggio. In questo modo non ci sono disservizi di alcun genere e la linea continua a rimanere attiva (la linea potrebbe mancare solo per alcune ore in fase di staffetta tra i provider)
Il bilancio è positivo, nonstante l’applicazione delle regole non sia per tutti lineare. Infatti problemi di migrazione a parte la nuova normativa introdotta dall’Agcom ha realmente migliorato le procedure di passaggio da un provider all’altro, rendendo la concorrenza più vivace.
Finalmente l’utente non rischia più di rimanere per giorni o settimane senza linea adsl. Questo vantaggio sicuramente aiuta a migliorare la concorrenza, poichè prima costituiva un grande deterrente al cambio operatore, soprattutto perchi utilizza la banda larga per lavoro.
Sono stati introdotti anche vantaggi per quanto riguarda la number portability: infatti è possibile passare direttamente anche tra due operatori in unbundling (come ad esempio Tiscali, Fastweb, Infostrada e Teletu), conservando il proprio numero di telefono. Prima mantenere il proprio numero di telefono era possibile solo passando da Telecom Italia a un altro operatore (in caso di unbundling).
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giovedì 4 febbraio 2010
Google Tablet PC: in anteprima caratteristiche tecniche, video e immagini online
Google, con l'intento di generare una nuova sfida all'iPad Apple, potrebbe sbarcare sul mercato tablet con un proprio dispositivo equipaggiato con Chrome OS.
Dopo Google Nexus One e' aperta la sfida fra Mountain View e Cupertino sul fronte dei telefonini, come mostrato da Glen Murphy, designer di interfacce per Chrome e Chrome OS su uno dei siti dedicati agli sviluppatori del progetto Chromium, la battaglia fra BigG e Apple proseguirà anche nel mercato dei tablet.
Anche se Chrome OS è stato sviluppato soprattutto per il mercato dei netbook, il sistema operativo, ha spiegato l’azienda, può scalare su di un’ampia varietà di device, ognuno con differenti metodi di input, dimensioni dello schermo e potenza.
Fra le caratteristiche illustrate da Murphy si notano l’accesso diretto all’Android Market e a Google Edition e la presenza della suite Google Docs. Il tablet di Google, inoltre, a differenza di iPad, dovrebbe offrire la possibilità di lavorare in multitasking.
Le dimensioni del display dovrebbe variare fra i 5 e 10 pollici e l’utente dovrebbe interagire con il tablet tramite un’interfaccia touchscreen sviluppata ad hoc e una tastiera QWERTY a schermo. Il tablet di Google dovrebbe offrire una struttura della navigazione basata sulle tab. Segnaliamo, infine, il video del concept disponibile per il download.
Fonte: http://www.webmasterpoint.org/news (Autore: Andrea Galassi)
Come aumentare la velocita' di Internet e la sua efficienza. Un nuovo sistema e' allo studio da un ricercatore italiano.
Un recente studio, condotto nel 'Centro di Eccellenza' della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, cerca di otttimizzare le prestazioni superveloci delle reti di accesso ottiche o PON (Passive Optical Networks) e il risparmio energetico.
Le reti di accesso a fibre ottiche, note con il nome di PON, permettono agli utenti finali di raggiungere velocità di trasmissione e di ricezione fino al Gigabit al secondo. In pratica, significa trasferire, per esempio, il contenuto di un DVD a due lati e a doppio strato (17 GB) in poco più di due minuti.
Tuttavia, le reti di accesso sono attualmente responsabili di una significativa parte, più del 50%, del consumo energetico delle reti di comunicazioni. In particolare, i dispositivi lato utente, le cosiddette Optical Network Unit (ONUs), sono tra i dispositivi che richiedono il maggior consumo per unità di informazione trasmessa.
Ma arrivare alla Green Internet è possibile, come dimostra la ricerca condotta dall’italiano Luca Valcarenghi, del CEIICP della Scuola Superiore Sant'Anna, insieme ai colleghi della Stanford University e della Fijitus Laboratories Ltd. Uno studio volto a sviluppare architetture e protocolli in grado di migliorare l’efficienza energetica delle PON. In che modo? Attraverso l’attivazione di uno sleep-mode, simile allo stand-by dei televisori, nelle ONUs quando non richiedano ricezione né trasmissione di dati.
La ricerca, ancora in fase iniziale, ha già fornito risultati incoraggianti, che mostrano come la realizzazione dello sleep-mode permetta di diminuire di oltre il 50% il consumo energetico delle attuali PON. Senza perdere, ovviamente, le prestazioni fornite dalle connessioni superveloci.
Autore: Arianna Bernardini
Fonte: http://www.webmasterpoint.org/news
Le reti di accesso a fibre ottiche, note con il nome di PON, permettono agli utenti finali di raggiungere velocità di trasmissione e di ricezione fino al Gigabit al secondo. In pratica, significa trasferire, per esempio, il contenuto di un DVD a due lati e a doppio strato (17 GB) in poco più di due minuti.
Tuttavia, le reti di accesso sono attualmente responsabili di una significativa parte, più del 50%, del consumo energetico delle reti di comunicazioni. In particolare, i dispositivi lato utente, le cosiddette Optical Network Unit (ONUs), sono tra i dispositivi che richiedono il maggior consumo per unità di informazione trasmessa.
Ma arrivare alla Green Internet è possibile, come dimostra la ricerca condotta dall’italiano Luca Valcarenghi, del CEIICP della Scuola Superiore Sant'Anna, insieme ai colleghi della Stanford University e della Fijitus Laboratories Ltd. Uno studio volto a sviluppare architetture e protocolli in grado di migliorare l’efficienza energetica delle PON. In che modo? Attraverso l’attivazione di uno sleep-mode, simile allo stand-by dei televisori, nelle ONUs quando non richiedano ricezione né trasmissione di dati.
La ricerca, ancora in fase iniziale, ha già fornito risultati incoraggianti, che mostrano come la realizzazione dello sleep-mode permetta di diminuire di oltre il 50% il consumo energetico delle attuali PON. Senza perdere, ovviamente, le prestazioni fornite dalle connessioni superveloci.
Autore: Arianna Bernardini
Fonte: http://www.webmasterpoint.org/news
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mercoledì 3 febbraio 2010
Telecom Italia con il supporto tecnologico di Italtel ha realizzato per Abb Italia una nuova rete integrata di fonia, video e dati, basata su tecnologia Voice over IP
Telecom e Italtel hanno messo a punto, per Abb Italia, una nuova infrastruttura di rete basata su tecnologia Voice over Ip che integra fonia, video, dati e che deve servire 5000 utenti. dislocati sul territorio nazionale dotati di apparecchiature di ultima generazione.
Nell'ambito del progetto Telecom Italia ha sviluppato l'architettura di Unified Communication basata su un'infrastruttura di rete Mpls (Multi Protocol Label Switching) realizzata tramite collegamenti in fibra ottica e provvede alla supervisione e manutenzione dell'intera infrastruttura di comunicazione.
Italtel progetta, sviluppa e realizza soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di nuova generazione, basati su protocollo IP, completate da servizi professionali di supporto all’operatività delle reti. Offre soluzioni e prodotti proprietari; servizi di engineering e consulenza tecnologica; capacità di integrare tecnologie di terze parti; servizi professionali di supporto all’operatività delle reti.
Italtel fornisce agli operatori di telecomunicazione fissa e mobile, alle grandi aziende e alla Pubblica
Amministrazione infrastrutture affidabili, aperte al networking e flessibili nell’evoluzione tecnologica.
Italtel ha curato la fornitura e la messa in opera dei dispositivi Cisco, comprendenti la piattaforma centralizzata attivata nella sede Abb di Sesto S. Giovanni e i router dedicati a specifiche funzionalità di rete.
La rete è predisposta per funzionalità avanzate di elevata qualità.per comunicazioni video e audio.
La nuova infrastruttura consente agli utenti di fruire di applicazioni come il numero telefonico personale e di tutti i servizi legati alla propria numerazione presso differenti postazioni di lavoro e in mobilità, anche all'estero. Sono disponibili anche funzionalità che consentono l'identificazione del chiamante, servizi di call conference e applicazioni di Crm basate su sistemi di riconoscimento vocale per programmare risposte automatiche e interattive ai clienti.
La soluzione è aperta a ulteriori sviluppi e implementazioni ed e' posibile l'integrazione con applicazioni, personalizzabili in base alle esigenze degli utilizzatori, riguardanti la gestione delle rubriche aziendali, lo smistamento e il trasferimento delle chiamate in ingresso, le impostazioni di risposta automatica, le funzionalità di filtro alle chiamate, la gestione dei servizi collegati ai numeri telefonici personali.
Fonte: http://www.01net.it/
Nell'ambito del progetto Telecom Italia ha sviluppato l'architettura di Unified Communication basata su un'infrastruttura di rete Mpls (Multi Protocol Label Switching) realizzata tramite collegamenti in fibra ottica e provvede alla supervisione e manutenzione dell'intera infrastruttura di comunicazione.
Italtel progetta, sviluppa e realizza soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di nuova generazione, basati su protocollo IP, completate da servizi professionali di supporto all’operatività delle reti. Offre soluzioni e prodotti proprietari; servizi di engineering e consulenza tecnologica; capacità di integrare tecnologie di terze parti; servizi professionali di supporto all’operatività delle reti.
Italtel fornisce agli operatori di telecomunicazione fissa e mobile, alle grandi aziende e alla Pubblica
Amministrazione infrastrutture affidabili, aperte al networking e flessibili nell’evoluzione tecnologica.
Italtel ha curato la fornitura e la messa in opera dei dispositivi Cisco, comprendenti la piattaforma centralizzata attivata nella sede Abb di Sesto S. Giovanni e i router dedicati a specifiche funzionalità di rete.
La rete è predisposta per funzionalità avanzate di elevata qualità.per comunicazioni video e audio.
La nuova infrastruttura consente agli utenti di fruire di applicazioni come il numero telefonico personale e di tutti i servizi legati alla propria numerazione presso differenti postazioni di lavoro e in mobilità, anche all'estero. Sono disponibili anche funzionalità che consentono l'identificazione del chiamante, servizi di call conference e applicazioni di Crm basate su sistemi di riconoscimento vocale per programmare risposte automatiche e interattive ai clienti.
La soluzione è aperta a ulteriori sviluppi e implementazioni ed e' posibile l'integrazione con applicazioni, personalizzabili in base alle esigenze degli utilizzatori, riguardanti la gestione delle rubriche aziendali, lo smistamento e il trasferimento delle chiamate in ingresso, le impostazioni di risposta automatica, le funzionalità di filtro alle chiamate, la gestione dei servizi collegati ai numeri telefonici personali.
Fonte: http://www.01net.it/
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